Si è concluso un altro anno per i giovani allievi della scuola Caracciolo che si sono presentati al pubblico, numeroso e accaldato, sotto la guida del Maestro Renato Napolitano. L’emozione non li ha traditi, hanno saputo interpretare i brani e la lettura degli spartiti con serietà e impegno così come avevano imparato e ripassato decine e decine di volte. Hanno suonato i loro strumenti e non si sono risparmiati sino all’ultima nota, in una performance che è durata quasi un’ora, sotto lo sguardo attento e premuroso dei loro familiari. La parte finale del loro saggio ha riservato una sorpresa, che alla fine è stata una sorpresa anche per loro. Uno degli spettatori si è immedesimato a tal punto da voler diventare protagonista, come gli altri bambini, almeno per qualche minuto. Così è salita sul palco e si è limitata a ripetere gli stessi gesti lasciando tutti senza parole ma pieni di sorrisi e applausi. Come spesso accade la spontaneità e l’empatia dei bambini è stata la parola d’ordine che ha reso questo saggio ancora più gradito a conferma delle grandi doti dei più picccoli, dalle quali anche noi grandi dovremmo imparare