Corsi di respirazione


Il corso

ha la durata di sei settimane. Le sessioni possono essere singole o di gruppo e durano 50 minuti. E' possibile anche un numero inferiore di
lezioni da concordare in base alle necessità e agli obiettivi.

Per avere chiarimenti chiamami.


Raga del mattino

Le nostre vite dipendono dall'ossigeno

La respirazione è indispensabile per sostentare ogni forma di vita animale, dall'ameba unicellulare all'uomo.
È possibile vivere senza cibo o acqua per diversi giorni, ma quando cessa la respirazione cessa anche la vita.
In un adulto, i polmoni pompano aria all'interno assorbendo l'ossigeno e espellendo l'anidride carbonica dalle 16 alle 18 volte al minuto.
In media l'ammontare dell'aria che si inala e si espelle con ogni respiro tra i 30 e 75 anni diminuisce del 45%. Per questo motivo il volume di ossigeno nel sangue diminuisce di quasi la metà, inoltre i nostri polmoni perdono elasticità non riuscendo ad espandersi completamente e la cassa toracica diviene meno flessibile. il risultato è che i polmoni si restringono. L'estremità dei polmoni tende quindi a intasarsi con l'accumulo di tossine, perché non sono più in grado di funzionare perfettamente. Gradualmente l'area della superficie diminuisce.

Classificazione della respirazione in quattro tipi:

a) respirazione alta o clavicolare, quando sono solo tutti i relativi muscoli del collo ad attivare le parti superiori dei polmoni;

b) respirazione intercostale o media, quando sono attivate soltanto le parti centrali dei polmoni;

c) respirazione diaframmatica o bassa, quando sono attivate soprattutto le parti inferiori dei polmoni, mentre le parti superiori e centrali rimangono meno attive;

d) respirazione totale o pranayamica, quando tutti i polmoni vengono usati al massimo della loro capacità.


Vedi allegati:
1) Il Chi 2) I Chakra 3) L’apparato respiratorio e il Pranayama 4) Consiglio per iniziare una pratica giornaliera 5) Il primo Chakra
6) Il secondo Chakra 7) Il terzo Chakra 8) Il quarto Chakra 9 Il quinto Chakra 10) il sesto Chakra 11) Il settimo


Il primo canto, in quattro quarti, è un canto monotono e si può tradurre come: " Io onoro il divino dentro di me".

Nel secondo mantra, in due quarti, la traduzione è: "Andato, andato, oltre tutte le illusioni del piano fisico, né respiro".

Per il terzo mantra la traduzione è: "Le energie maschili e femminili in uno stato di equilibrio".

Il quarto canto, mantra Sufi, chiamato Zirk, consiste nel salmodiare ripetitivo di uno dei nomi musulmani di Dio.

Questo è uno dei più usati il cui significato è: "Non c'è altro Dio all'infuori di Dio".
Secondo la tradizione, il desiderio negativo viene sostituito dall'amore positivo di Dio.
La nostra interpretazione di "amore di Dio", in questo caso fa riferimento alla pura esistenza.
I Dervisci Ruotanti, tradizionalmente ripetono uno Zirk mentre girano, facendo in modo che la loro coscienza si perda nel mantra.

Per i principianti può essere difficile ripetere il mantra e ruotare simultaneamente.
Un modo appropriato per usare la tecnica tradizionale è quello di ruotare mentre qualcuno salmodia lo Zirk.
Questo compito può essere affidato ad un unico presente durante la vostra rotazione, oppure potete registrare una sessione di canto con un sottofondo musicale, in modo da avere a disposizione un dispositivo mentre ruotate da soli.



Sintesi tratta dalla bibliografia di riferimento